Chi lo avrebbe detto!
I dipinti ispirati ai
Catari
Dipingevo
paesaggi di Sirmione mentre mi appassionavo alla storia dei "Catari"
e con Simone cercavamo di capire cosa era successo tanti anni fa reperendo
notizie su Internet e comprando libri alla storica libreria di fiducia di
Desenzano del Garda.
Questa
ricerca continuava con uscite alle Grotte di Catullo, in giro per le viuzze di
Sirmione e poi su alla Chiesetta di San Pietro in Mavino e poi a Colombare. E
alla riscoperta di Desenzano del Garda, una Desenzano sconosciuta sino ad
allora. E poi ancora in estate, durante
la vacanza al mare, nell'entroterra della Romagna cercando segni, simboli e
storie.
Negli
scogli dipinti sulla tela si formavano dei visi che io non avevo disegnato. Appendo
il quadro alla parete. Lo osservo come se non lo avessi dipinto io e,
sola, a voce alta dico, intimorita e con
un brivido lungo il braccio sinistro: "I Catari, i Catari, sono i loro volti che escono dal mio
quadro"! Ora il quadro si intitola "I Catari". E' stato esposto
a Palazzo Callas ma nessuna mi ha chiesto come mai il titolo fosse quello.
E
poi una estate speciale. 2015.
Il lago basso basso ci ha permesso per mesi di fare in
giro completo della penisola a piedi, di sera dopo il lavoro e nei giorni festivi.
Sino a tarda sera aspettando il tramonto, immersi in questa atmosfera che
voleva trasmettere qualcosa.
Colori rosa e azzurri da invadere gli occhi ma
soprattutto io li respiravo quei colori.
E ancora mi metto a dipingere.
Stavolta il loro ultimo rifugio, proprio
le Grotte di Catullo. E, in questo caso, quasi con timore reverenziale che
qualche altro effetto "speciale" non voluto uscisse poi dal dipinto.
E
poi mi trovo tempo dopo a dipingere una scala colorata con i sette colori
dell'arcobaleno che attraversa il giorno e la notte, attraversa il mare e le
montagne e punta dritta verso il Cielo.
Una
sera sulla collina di San Pietro in Mavino ho visto il sole e la luna allo
stesso orario. A volte capita ma, quella sera, sembrava veramente irreale. Da
un lato il Cielo azzurro con la luna e dall'altro il Cielo rosso con il sole.
Mi
trovo a pensare che anche gli antichi ospiti delle grotte potevano aver
osservato lo stesso paesaggio e lo stesso effetto e provato il mio stesso
stupore. E allora ecco che dipingo il quadro "La luna tra i
cipressi".
E
poi quest’anno mi giunge l’invito di Claudia Farina alla presentazione del suo
libro dal titolo "I Catari sul Garda". Ci siamo subito rese conto che non era casuale.
Appuntamento a Palazzo Callas davanti al mio dipinto "Ultimo
rifugio".
Lei mi dice subito: " Sono stati loro a farci
incontrare".
Ancora brividi. Brividi che senti quando capisci che non sei
tu a gestire le coincidenze.
Sono andata a Soave alla presentazione del libro. Io
con i miei quadri ai quali, naturalmente,
tengo tantissimo e che hanno fatto da scenografia alla giornata.
E
i quadri stanno seguendo anche le altre presentazioni.
E
si parla dei buoni Catari.
Vediamo
cosa accade. Accorgiamoci delle cose!
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